Archivio mensile:Marzo 2021

Come va usato il condizionatore d’aria di notte

Se vivi in una zona particolarmente calda e umida, non è raro che la temperatura possa essere elevata anche la notte. Per questo motivo sono tante le persone a cercare del sollievo grazie all’utilizzo dell’aria condizionata anche la notte. Vediamo per questo come bisogna utilizzare il condizionatore la notte per ottenere il massimo del beneficio risparmiando energia.

Sfrutta la funzione sleep del tuo condizionatore

La notte, quando dormiamo, il nostro corpo ha bisogno di una temperatura più elevata rispetto quel che accade quando invece siamo in attività. Per questo motivo la funzione sleep del condizionatore prevede una temperatura che man mano che avanzano le ore della notte aumenta in maniera sensibile, così da mantenere sempre piacevole la temperatura e dunque offrire un riposo veramente ristoratore.

Mantieni la temperatura costante

Un condizionatore d’aria è in grado di lavorare in maniera più efficiente se viene mantenuto ad una modalità e velocità fissa. Da questo punto di vita i moderni condizionatori Daikin sono tra i migliori nel settore perché sfruttano la tecnologia inverter, la quale regola la potenza lentamente facendo in modo che la temperatura all’interno dell’ambiente rimanga costante riducendo così i costi.

Prova la modalità di sospensione

I moderni condizionatori funzionano in maniera “intelligente” per consentire di avere consumi sempre più bassi. Se ad esempio impostiamo una determinata temperatura all’interno di una stanza, il condizionatore si spegnerà non appena raggiunta la temperatura desiderata. Questo andrà a riaccendersi non appena la temperatura all’interno della stanza comincerà a salire. Grazie alla modalità sospensione, il condizionatore va ad aumentare di mezzo grado la temperatura ogni ora così da ridurre il consumo di energia.

In virtù di queste nuove tecnologie e funzioni avanzate, è possibile riuscire ad adoperare il condizionatore anche di notte risparmiando in maniera notevole su quelli che sono i costi.

Il caffè espresso italiano candidato a Patrimonio Immateriale Unesco

Simbolo di italianità nel mondo, il caffè espresso italiano è candidato a Patrimonio Immateriale dell’Umanità Unesco. Da nord a sud e da tradizione a innovazione, il caffè espresso si conferma capace di legare antiche e nuove generazioni. Tanto che a fine 2020 sono i giovani a detenere più del 6% delle imprese del settore, un dato decisamente superiore rispetto alla media nazionale delle aziende manifatturiere. A esprimere il giudizio favorevole sul caffè espresso come Patrimonio Unesco  è il Mipaaf, il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, che ha candidato il Rito del caffè espresso tra gli iscritti nell’Inventario nazionale del patrimonio agroalimentare italiano.

Uno spiraglio di speranza che dona linfa vitale a una filiera messa in ginocchio

La candidatura del rito del caffè a Patrimonio Immateriale dell’Umanità Unesco è “uno spiraglio di speranza che dona linfa vitale a una filiera messa in ginocchio dalla crisi economica – commenta Alessandro Bianchin, Presidente del G.I.T.C. – Gruppo Italiano Torrefattori Caffè – ma che mantiene salde le radici legate a un passato di tradizione tutta italiana”. Una tradizione che si trasmette attraverso le generazioni, e che determina l’importanza del comparto caffè nel mondo giovanile.

Delle 930 imprese italiane il 6,5% sono guidate da under 40

Secondo le stime di Unioncamere-Infocamere, raccolte dal Gruppo Italiano Torrefattori Caffè, nel 2020 fra le 930 imprese del settore quelle guidate dagli under 40 rappresentano il 6,5%, e superano nettamente la media nazionale delle aziende manifatturiere giovanili, che si attestano al 5,4%. D’altronde, a causa della pandemia nel 2020 il comparto ha creato un giro d’affari export pari a 1,3 milioni di euro, in calo rispetto ai 1,4 milioni di euro del 2019 (dati Istat), e conta un numero di addetti pari a 10.187 (fonte Unioncamere-Infocamere).

Necessità di sostegno per il settore

Gruppo Italiano Torrefattori Caffè è la realtà associativa tra le più importanti in Italia nel settore delle torrefazioni di caffè. Con sede a Trieste, rappresenta oggi oltre 225 aziende italiane del settore, tutelando gli interessi generali e specifici della categoria e contribuendo allo stesso tempo alla crescita, alla formazione e allo sviluppo del comparto. La ritrovata compattezza degli attori della filiera sottolinea quindi la necessità di sostegno per il settore, e fa sperare in una pronta ripresa con l’appoggio delle Istituzioni.