Il caffè espresso italiano candidato a Patrimonio Immateriale Unesco

Simbolo di italianità nel mondo, il caffè espresso italiano è candidato a Patrimonio Immateriale dell’Umanità Unesco. Da nord a sud e da tradizione a innovazione, il caffè espresso si conferma capace di legare antiche e nuove generazioni. Tanto che a fine 2020 sono i giovani a detenere più del 6% delle imprese del settore, un dato decisamente superiore rispetto alla media nazionale delle aziende manifatturiere. A esprimere il giudizio favorevole sul caffè espresso come Patrimonio Unesco  è il Mipaaf, il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, che ha candidato il Rito del caffè espresso tra gli iscritti nell’Inventario nazionale del patrimonio agroalimentare italiano.

Uno spiraglio di speranza che dona linfa vitale a una filiera messa in ginocchio

La candidatura del rito del caffè a Patrimonio Immateriale dell’Umanità Unesco è “uno spiraglio di speranza che dona linfa vitale a una filiera messa in ginocchio dalla crisi economica – commenta Alessandro Bianchin, Presidente del G.I.T.C. – Gruppo Italiano Torrefattori Caffè – ma che mantiene salde le radici legate a un passato di tradizione tutta italiana”. Una tradizione che si trasmette attraverso le generazioni, e che determina l’importanza del comparto caffè nel mondo giovanile.

Delle 930 imprese italiane il 6,5% sono guidate da under 40

Secondo le stime di Unioncamere-Infocamere, raccolte dal Gruppo Italiano Torrefattori Caffè, nel 2020 fra le 930 imprese del settore quelle guidate dagli under 40 rappresentano il 6,5%, e superano nettamente la media nazionale delle aziende manifatturiere giovanili, che si attestano al 5,4%. D’altronde, a causa della pandemia nel 2020 il comparto ha creato un giro d’affari export pari a 1,3 milioni di euro, in calo rispetto ai 1,4 milioni di euro del 2019 (dati Istat), e conta un numero di addetti pari a 10.187 (fonte Unioncamere-Infocamere).

Necessità di sostegno per il settore

Gruppo Italiano Torrefattori Caffè è la realtà associativa tra le più importanti in Italia nel settore delle torrefazioni di caffè. Con sede a Trieste, rappresenta oggi oltre 225 aziende italiane del settore, tutelando gli interessi generali e specifici della categoria e contribuendo allo stesso tempo alla crescita, alla formazione e allo sviluppo del comparto. La ritrovata compattezza degli attori della filiera sottolinea quindi la necessità di sostegno per il settore, e fa sperare in una pronta ripresa con l’appoggio delle Istituzioni.