Italiani e pasta, la passione diventa “alternativa

I grandi amori sono per sempre, e tra questi non si può non annoverare anche la passione per la pasta. Che il rapporto fra gli italiani e il primo piatto più famoso del pianeta sia stretto, strettissimo, è un dato assodato. Ora però si scopre che sono sempre di più le persone interessate a scoprire nuovi tipi di pasta, le cosiddette “alternative” percepite come salutari o con precise caratteristiche. Fatto sta che nell’ultimo periodo l’80% delle persone ha provato almeno una volta un tipo di pasta alternativa, mentre un italiani su 5 (pari al 18%) la mangia abitualmente. L’ultimo report in merito ai consumi di pasta è firmato da Everli, il marketplace della spesa online, che ha approfondito il rapporto degli abitanti dello Stivale con la pasta, analizzandone i consumi e investigando il loro approccio verso quelle “diverse”, ovvero quelle che non sono la pasta all’uovo, di semola di grano duro e ripiena. Dal report di scopre anche che i principali fan di nuovi tipi di pasta sono soprattutto le donne – che rappresentano più della metà (60%) – di cui il 58% ha 25-39 anni. Tuttavia, per ora, gli italiani preferiscono continuare a mangiare tradizionale e alternativo, senza fare distinzioni nette fra i diversi tipi di pasta e soprattutto senza rinunce.

La preferita? Di semola e corta

Ma qual è la pasta prediletta dai nostri connazionali? Non ci sono dubbi: è quella di semola e corta. Nello specifico, se si guarda al ranking delle 10 province in cui nel 2020 si è speso di più per l’acquisto di pasta, fanno eccezione solo Biella, Bolzano e Lodi, dove ravioli e tortellini la fanno da padrone –seconda scelta questa invece per quasi tutte le restanti province, fatta eccezione di Caserta, dove sono gnocchi e la pasta “alternativa” a chiudere il podio. Curioso notare che solo 3 province su 10 (L’Aquila, Sondrio e Pescara) inseriscono tra le prime tre preferenze di acquisto anche la pasta di semola lunga. Anche quando si guarda alle paste non-tradizionali,  vince sempre quella corta. Considerando, infatti, i 10 prodotti più comprati dagli italiani, la tipologia di pasta “alternativa” più apprezzata è quella integrale (8 su 10) e corta (7 su 10). Chi non opta per l’integrale è perché compra pasta gluten free oppure pasta di mais e riso (sempre senza glutine).

Perchè si sceglie l’alternativa

Quali sono le ragioni che portano gli italiani a consumare pasta alternative? Per una gran parte(49%) la motivazione è la curiosità,  ma per un’altra larga fetta di consumatori i motivi sono ben ponderati e frutto di scelte personali consapevoli. Infatti, i consumatori tricolore pensano che la pasta “alternativa” sia più sana di quella tradizionale (35%), più digeribile (31%) e che possa contribuire ad aumentare l’apporto di fibre (23%); inoltre, viene considerata un alimento “amico” della linea, scelto da oltre 1 consumatore su 10 (13%) che desidera perdere peso.