L’ascesa degli OTT non rallenta nonostante si torna a vivere fuori casa 

Con l’aumento del tempo a disposizione e la vita prevalentemente confinata alle mura domestiche durante i periodi di lockdown negli ultimi due anni la dieta mediale degli italiani è variata sensibilmente.

In merito alla penetrazione e al tempo speso nella fruizione di diversi mezzi, nuovi e tradizionali, alcuni fenomeni si sono stabilizzati mente altri sono rientrati ai livelli pre-pandemia. E se l’esplosione della fruizione delle piattaforme Over The Top ha attirato l’attenzione di numerosi player, non sembra arrestarsi. Oggi gli OTT sono molto presenti tra il pubblico più giovane, ma stanno guadagnando terreno anche tra i segmenti più maturi. La piattaforma di GfK Sinottica è un osservatorio privilegiato sulla comprensione di questo fenomeno, rilevando in single source e in maniera continuativa i diversi comportamenti mediali dei target.

Ad aprile 2020 raggiunta una platea mensile simile a quella dei mezzi tradizionali

La fruizione di contenuti video rimane comunque fortemente ancorata alla TV lineare, anche se le curve di ascolto si stanno avvicinando velocemente, soprattutto nella GenZ.  Durante il primo lockdown, le piattaforme OTT avevano raggiunto una platea mensile (57% nel mese di aprile 2020) paragonabile a quella dei mezzi tradizionali, pari a oltre la metà della popolazione dai 14 anni in su.

Nel corso del 2020 e del 2021 tali valori si sono confermati, e sono anche cresciuti ulteriormente, raggiungendo il 60% a settembre 2021.
Il riappropriarsi di una vita ‘outdoor’ non ha dunque arrestato né ridimensionato il fenomeno, che oggi è parte integrante della ‘nuova normalità’.

I valori di penetrazione salgono maggiormente tra i più giovani 

I valori di penetrazione, già alti a totale popolazione, salgono maggiormente tra il pubblico giovane. La fruizione mensile dei contenuti VOD tra la Generazione Z e i Millennials sfiora l’80% (78% a settembre 2021). Rimane sopra la media anche tra la Generazione X, raggiunta per oltre 2/3, mentre perde terreno solo tra le fasce più anziane, dove però il fenomeno sta crescendo in maniera considerevole (+68%).

I dati offrono quindi un’istantanea di tendenza alla normalizzazione. Si tratta di un fenomeno presente nella vita di tutti gli italiani, non più circoscritto ai soli segmenti più attivi e aperti alle novità.

La TV continua a mantenere audience giornaliere più che doppie

Per quanto cresciuta in maniera importante in tutti i target, la fruizione di contenuti sulle piattaforme OTT è ancora lontana da quella della TV lineare, soprattutto quando si sposta il punto di osservazione sull’esposizione più frequente. 
Giornalmente, circa un quarto della popolazione si espone a contenuti on demand (22% a settembre), mentre gli esposti ai contenuti della TV lineare sono quasi quattro volte tanto (81%). La relazione tra i due mezzi rimane quindi un processo da monitorare. Tra la GenZ, ad esempio, le curve di fruizione si stanno avvicinando più velocemente, anche se la TV mantiene per il momento audience giornaliere più che doppie (72% vs. 31%).