Curriculum vitae, come farlo “brillare” quando si cerca lavoro

Il curriculum vitae è la principale “arma” a disposizione di chi cerca un nuovo posto di lavoro. Quando ci si candida per una posizione, oppure ci si presenta autonomamente ai recruiter o a un’azienda, il cv è a tutti gli effetti il proprio biglietto da visita professionale e personale. E’ evidente che non si possano compiere passi falsi e che, soprattutto, sia essenziale riuscire ad emergere tra i potenziali competitor. Come fare, quindi, a stilare un curriculum vincente?

Un aiuto dalla rete

In prima battuta, ci si può affidare a siti professionali che offrono già modelli da compilare, come come cvmaker.it. In questo modo, si avrà una griglia corretta da compilare, in modo che non si rischierà di dimenticare di indicare aspetti importanti circa i propri dati o la propria esperienza e in più si eviterà di dilungarsi in spiegazioni troppo lunghe. L’ideale sarebbe essere brevi e concisi, schematici, inserendo prima le informazioni sui ruoli lavorativi ricoperti recentemente e poi quelli precedenti. Sarà quindi più corretto procedere seguendo un ordine cronologico inverso. In questo modo, i datori di lavoro – che individuano il possibile candidato ideale dopo aver svolto una prima fase selettiva basata sulla lettura dei cv – avranno tra le mani un documento professionale e preciso, che possa risaltare fra tutti gli altri.

Non solo le esperienze scolastiche e professionali

Naturalmente nel cv va indicato con completezza il proprio percorso formativo-scolastico, così come tutte le esperienze lavorative pregresse. Ma, oltre a queste hard skills, andrebbe indicate anche le soft skills. Queste ultime corrispondono a tutte quelle capacità che dipendono dalle caratteristiche personali e che la persona ha sviluppato con il passare degli anni, raggiungendo un certo livello di esperienza e maturità. Si tratta di competenze relazionali, come la leadership, ma anche il fatto di saper affrontare situazioni stressanti, il problem solving, il fatto di saper lavorare all’interno di un team, essere positivi, ma anche saper perseguire gli obiettivi che vengono prefissati, e così via. 

Meglio prevedere una lettera di presentazione 

Se poi si vuole cercare di avere ancora più possibilità circa il fatto di riuscire a far risaltare il proprio curriculum agli occhi del datore di lavoro, allora è possibile anche accompagnarlo con una buona lettera di presentazione, che non dovrà essere una spiegazione né una ripetizione di quello che si è specificato nel curriculum vitae, bensì un modo di presentarsi che riassuma le esperienze fondamentali e che spieghi perché si è scelto di candidarsi per quella posizione.