Superbonus, bonus edilizi, e cessione credito: nuove regole

L’Agenzia delle Entrate comunica che per superbonus, sismabonus e bonus barriere architettoniche dal prossimo 2 maggio nell’area riservata del sito, all’interno della Piattaforma cessione crediti, sarà disponibile una nuova funzionalità. I soggetti titolari di crediti da bonus edilizi possono ripartire in 10 anni i crediti non ancora utilizzati per i quali è stata comunicata la prima opzione entro lo scorso 31 marzo. La comunicazione da parte di imprese edilizie, banche e altri cessionari, potrà riguardare anche solo una parte della rata del credito disponibile: con successive comunicazioni potranno essere infatti rateizzati sia la restante parte della rata sia eventuali altri crediti acquisiti nel frattempo. 

Crediti diluiti in 10 anni 

Sono alcune novità contenute nel provvedimento in attuazione delle ultime modifiche normative in materia, che fornisce le istruzioni ai fornitori e ai cessionari che intendono usufruire di questa possibilità.  La possibilità di diluire i crediti in 10 anni si applica a quelli relativi a interventi agevolati derivanti dalle opzioni per la prima cessione, o per lo sconto in fattura, comunicate all’Agenzia entro il 31 marzo di quest’anno. Il provvedimento specifica che la quota residua di ciascuna rata annuale dei crediti d’imposta, anche acquisita a seguito di cessioni successive alla prima opzione, e non utilizzata in compensazione, può essere ripartita in 10 rate annuali di pari importo.

Una nuova ripartizione per la quota residua delle rate dei crediti

In particolare, la nuova ripartizione per il superbonus può essere effettuata per la quota residua delle rate dei crediti riferite agli anni 2022 e seguenti per i crediti derivanti dalle comunicazioni delle opzioni per la prima cessione o lo sconto in fattura inviate all’Agenzia delle Entrate fino al 31 ottobre 2022, e agli anni 2023 e seguenti per i crediti derivanti dalle comunicazioni inviate all’Agenzia dal primo novembre 2022 al 31 marzo 2023. Nonché per il sismabonus e il bonus barriere architettoniche le comunicazioni inviate fino al 31 marzo 2023. Ciascuna nuova rata annuale potrà essere utilizzata esclusivamente in compensazione, e non potrà essere a sua volta ceduta, né ulteriormente ripartita.

Fornitori e cessionari potranno optare per la rateizzazione lunga 

Fornitori e cessionari potranno comunicare all’Agenzia la volontà di optare per la rateizzazione lunga, al posto di quella originariamente prevista, semplicemente accedendo all’area riservata del sito dell’Agenzia. La comunicazione può riguardare anche solo una parte della rata del credito al momento disponibile. Con successive comunicazioni potranno essere infatti rateizzati, anche in più soluzioni, la restante parte della rata e gli eventuali altri crediti nel frattempo acquisiti.
Se alla fine del 2023 il soggetto avrà altri crediti residui non compensabili, riferisce Adnkronos, potrà comunicare all’Agenzia di volerli ripartire nei successivi dieci anni. In alternativa a questa prima soluzione, sarà possibile attendere la fine del 2023 per avere contezza dei crediti residui non compensabili, e inviare la relativa comunicazione all’Agenzia.